Trasformandosi, tutto si crea e tutto si distrugge...by fabriziomax!!
La scuola di Albert Einstein:
La circostanza che il suo profitto in matematica fosse scarso è
contestata. Nell'agosto del 1886, infatti, Albert
riferì alla madre l'ottimo profitto scolastico: «Ieri Albert ha ricevuto la pagella, è nuovamente il primo della classe». Einstein cominciò a studiare matematica insieme a un amico di famiglia
che gli procurò testi scientifici come gli Elementi di Euclide, ma
anche filosofici come la Critica della ragion pura di Kant. All'età di dieci anni iniziò a frequentare il Luitpold Gymnasium, ma si rivelò ben presto insofferente al rigido ambiente scolastico,
seppur riportando comunque buoni voti sia in matematica che in latino. Suo zio Jakob, inoltre, lo metteva spesso alla prova con problemi matematici che risolveva brillantemente «...provando un
profondo senso di felicità». Al liceo il giovane Einstein si scontra con la rigida mentalità degli insegnanti che rendevano la scuola simile ad una caserma.
L’avversione ai metodi di insegnamento autoritari e nozionistici non sfugge agli occhi degli insegnanti che non risparmiano rimproveri spesso immotivati nei confronti dell’alunno che siede
nell’ultimo banco con un sorriso ironico perennemente stampato sul volto. “Con la sua sola presenza lei distrugge il rispetto della classe nei miei confronti” gli dirà un professore. La
conseguenza di tutte queste esperienze e scoperte contraddittorie fu che in giovane età Albert divenne un acerrimo sostenitore del libero pensiero e mantenne per tutta la vita un atteggiamento di
sospetto verso ogni genere di autorità.
Albert non amava molto la statistica...perchè voleva il dato certo e non quello approssimato..
LA STATISTICA di Trilussa
Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa!
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.